1859 Passaporto-”In Nome della Commissione Governativa Incaricata di reggere il Paese a che Probbegga il Governo di Vittorio Emanuele II Re di Sardegna ” Dato in Parma
Art.Nr.0901
Vittòrio Emanuèle IIultimo re’diSardegna, primo re d’Italia. – Figlio (Torino1820 –Roma1878) di Carlo Alberto e di Maria Teresa degli Asburgo-Lorena di Toscana. Duca diSavoia(1831), sposò (1842) Maria Adelaide, figlia dell’arciduca Ranieri d’Asburgo; rimasto vedovo (1855), si unì in matrimonio (1869) con Rosa Vercellana Guerrieri, contessa di Mirafiori (v.). Prese parte alla prima guerra d’indipendenza, distinguendosi nelle battaglie diPastrengo,GoitoeCustoza. Salito al trono (23 marzo 1849) dopo la sconfitta diNovarae l’abdicazione di Carlo Alberto, riuscì a stipulare a Vignale un armistizio onorevole. Imposta la pace diMilanoal paese e al parlamento (v.Italia:Il Risorgimento), mantenne lo Statuto nonostante la sua avversione per le idee liberali, acquistandosi così l’appellativo di “re galantuomo”. Vicino aiclericali, approvò senza convinzione le leggi Siccardi (1850) e, pur chiamando C. Cavour al governo (1852), nutrì nei suoi confronti un’aperta diffidenza, cresciuta dopo il “connubio” tra il primo ministro e U. Rattazzi. Nel 1855 si oppose alla legge che prevedeva la soppressione degli ordini religiosi contemplativi e il passaggio dei loro beni allo stato, ma il suo tentativo di allontanare Cavour fallì in seguito alla vivace reazione dei liberali. Negli anni seguenti, desideroso di affermare il prestigio dinastico e di ampliare territorialmente lo stato sabaudo, sostenne comunque la politica estera di Cavour pur riservandosi spazî di manovra autonomi, come nel caso dellaspedizione dei Mille, appoggiata all’insaputa del suo primo ministro. Alla morte di Cavour (1861), cercò di accrescere il proprio ruolo agendo spesso in contrasto col parlamento e chiamando al governo uomini di sua fiducia. In contatto diretto conG. Mazzini, appoggiò il suo progetto di sollevazione del Veneto (1864) e incoraggiò Garibaldi nella spedizione per liberare Roma (1867); nel 1870 cercò di imporre al governo l’intervento a fianco della Francia. Risolta la questione romana, la partecipazione del re alla vita politica diminuì; negli ultimi anni del regno V. E. II si recò aViennae aBerlino(1873), gettando le basi della futuraTriplice Alleanza; nel 1876 sanzionò la vittoria elettorale della Sinistra, nominandoA. Depretisa capo dell’esecutivo.
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