1829-Passport-”Sede-Vacante-Papal-State”-rilasciato a-Roma ad Angelo Barchiesi di Belvedere per Livorno

1829-Passport-”Sede-Vacante-Papal-State”-rilasciato  a-Roma ad  Angelo Barchiesi di Belvedere per Livorno
       Art.Nr.08741829 Sede Vacante ( Papal State) Issued Rome

Sede vacante

Lo stemma della Santa Sede durante la sede vacante.

La sede vacante (in latino Apostolica Sedes vacans) è il periodo che si verifica quando una diocesi o una chiesa particolare resta priva di guida, ossia quando viene a mancare il vescovo in carica. Per evitare un vuoto di potere, queste circostanze vengono regolamentate precisamente dal Codice di diritto canonico.

Un caso particolare è la sede apostolica vacante, cioè quando tra la morte o la rinuncia di un pontefice e l’elezione del suo successore, il trono di San Pietro resta vuoto.

Infatti durante la sua assenza il governo della Chiesa è affidato al collegio dei cardinali, i quali in maniera del tutto consultiva suppliscono all’autorità papale; si tratta degli affari pubblici della Chiesa, ad esempio preparare i funerali del pontefice e stabilire la data di inizio conclave, ma nulla di ciò che spetta esclusivamente al pontefice può essere discusso né tanto meno deciso. Durante questo periodo di sede apostolica vacante, una figura di grande rilievo è il cardinale camerlengo, il quale assume di fatto le funzioni del governo ordinario della Chiesa.

Le procedure adottate durante la sede apostolica vacante sono dettate dalla costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, promulgata da papa Giovanni Paolo II il 22 febbraio 199]

Uno scudo della sede vacante, 1669

Secondo le procedure previste dalla costituzione di Giovanni Paolo II Universi Dominici Gregis, il Camerlengo deve accertare, nel caso, la morte del Pontefice alla presenza del Maestro delle Celebrazioni Liturgiche, del Segretario e del Cancelliere della Camera Apostolica. Una volta accertato il decesso (da Leone XIII in avanti sono caduti in disuso i rituali del vere Papa mortus est, così come l’estrazione del cuore, i cosiddetti precordi, tumulati nella Chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio a Trevi di Roma), vengono apposti i sigilli alla camera e allo studio del Pontefice, e il Camerlengo annuncia il decesso al Vicario di Roma, che a sua volta lo comunicherà al popolo romano. Viene spezzato (da Giovanni Paolo II viene detto “annullato”) l’anello del pescatore simbolo di san Pietro, ed annullato il sigillo del pontefice deceduto. Il portone di bronzo del Palazzo Apostolico viene chiuso per metà, come antichissimo segno di lutto, e la campana di San Marco comunica con rintocchi a martello il decesso. La salma viene composta dai medici e rivestita dai paramenti pontifici, ossia la mitria bianca, la casula di colore rosso (il colore del lutto per i Pontefici Romani), e il pallio.

Si celebrano i Novendiali, ossia le esequie di nove giorni in suffragio dell’anima del defunto, mentre per tre giorni il corpo viene esposto all’omaggio dei fedeli nella basilica di San Pietro. Vengono estratti a sorte i tre cardinali assistenti, fra i presenti al Conclave, per ogni ordine ecclesiastico (Vescovi, Preti, Diaconi); infine si celebrano i funerali solenni. Dopo la Missa poenitentialis, le spoglie vengono poste in una triplice cassa di cipresso, piombo e noce, e tumulate all’interno delle Grotte Vaticane.

Le funzioni del papa non vengono assunte da alcun prelato, ma solamente l’ordinaria amministrazione viene gestita da un collegio di tre cardinali che assumono a rotazione i relativi compiti. Alla morte del papa tutti i cardinali della Curia Romana e il Cardinal Segretario di Stato decadono dal loro incarico, ad eccezione del Camerlengo, del Penitenziere Maggiore, del cardinale vicario della Diocesi di Roma, del cardinale vicario della Città del Vaticano e del Decano del Collegio Cardinalizio. Infine il Camerlengo convoca i cardinali elettori, e trascorsi dai quindici ai venti giorni (dal 2013 anche prima se tutti i cardinali elettori sono giunti in Vaticano e se votano a maggioranza), gli stessi si riuniscono in conclave per l’elezione del nuovo Papa.

Di seguito si riportano le sedi vacanti della storia del papato più lunghe di due anni:

Papa precedente Papa eletto Inizio Fine Durata
Clemente IV Gregorio X 1268, 29 novembre 1271, 01 settembre 2 anni 10 mesi
Niccolò IV Celestino V 1292, 04 aprile 1294, 05 luglio 2 anni 03 mesi
Clemente V Giovanni XXII 1314, 20 aprile 1316, 02 agosto 2 anni 03 mesi
Gregorio XII Martino V 1415, 04 luglio 1417, 11 novembre 2 anni 05 mesi

Lista delle sedi apostoliche vacanti dal XIX secolo

 

Papa precedente Papa eletto Inizio Fine Durata
Pio VII Leone XII 1823, 20 agosto 1823, 28 settembre 039 giorni
Leone XII Pio VIII 1829, 10 febbraio 1829, 31 marzo 049 giorni
Pio VIII Gregorio XVI 1830, 30 novembre 1831, 02 febbraio 063 giorni
Gregorio XVI Pio IX 1846, 01 giugno 1846, 16 giugno 015 giorni
Pio IX Leone XIII 1878, 07 febbraio 1878, 20 febbraio 013 giorni
Leone XIII Pio X 1903, 20 luglio 1903, 04 agosto 015 giorni
Pio X Benedetto XV 1914, 20 agosto 1914, 03 settembre 014 giorni
Benedetto XV Pio XI 1922, 22 gennaio 1922, 06 febbraio 015 giorni
Pio XI Pio XII 1939, 10 febbraio 1939, 02 marzo 020 giorni
Pio XII Giovanni XXIII 1958, 09 ottobre 1958, 28 ottobre 019 giorni
Giovanni XXIII Paolo VI 1963, 03 giugno 1963, 21 giugno 018 giorni
Paolo VI Giovanni Paolo I 1978, 06 agosto 1978, 26 agosto 020 giorni
Giovanni Paolo I Giovanni Paolo II 1978, 28 settembre 1978, 16 ottobre 018 giorni
Giovanni Paolo II Benedetto XVI 2005, 02 aprile 2005, 19 aprile 017 giorni
Benedetto XVI Francesco 2013, 28 febbraio 2013, 13 marzo 013 giorni