1813-Passaporto–”Principato-Lucchese-In Nome di Sua Altezza Imperiale Felice-I-Principe di Lucca e Piombino”—dato -a-Castelnuovo Art.Nr.1061
Nel 1806 Massa, Carrara e la Garfagnana, già comprese nel Regno d’Italia, vennero cedute al Principato. In tal modo si creò un territorio continuo posto tra la Lunigiana e la bassa valle del Serchio. Questo territorio comprendeva quasi tutte le Alpi Apuane, una parte dell’Appennino ed era ricco di acque, foreste e marmi pregiati. Piombino invece era un’exclave, posta oltre cento chilometri più a Sud, lungo la costa tirrenica, ed aveva una certa importanza per la lavorazione ed il commercio del ferro proveniente dalle miniere elbane. L’exclave era circondata dal Regno d’Etruria (questo regno fu annesso dalla Francia nel 1808).La Repubblica di Lucca fu invasa, nel 1799, dalle truppe francesi comandate dal generale Jean Mathieu Philibert Sérurier. Immediatamente il sistema istituzionale fu mutato e al posto del regime aristocratico ne fu imposto uno democratico di modello francese. Nel 1805 Napoleone, desideroso di dare un regno alla sorella Elisa Bonaparte, assegnò a suo marito Felice Baciocchi l’antico Principato di Piombino, privato dei possedimenti dell’Elba, Pianosa e Montecristo. Nei mesi seguenti la Francia costrinse il Senato della Repubblica di Lucca a chiedere all’Imperatore che il governo dello stato fosse affidato ad un principe. In tal modo Felice divenne anche sovrano di Lucca, dando origine al Principato di Lucca e Piombino. Lucca fu la capitale ed Elisa, molto più del marito, governò lo stato.