1743 La  Confraternita dei poveri Prigionieri di Liegi Citta’-Stato indipendente. Confraternita istituita nel1624 da Sua Altezza Ferdinando Duca di Baviera Lasciapassare dato al mercanteJean BattistaJsmaele stupendi timbri e logo della Confraternita

1743 La  Confraternita dei poveri Prigionieri di Liegi Citta’-Stato indipendente.

Confraternita istituita nel1624 da Sua Altezza Ferdinando Duca di Baviera

Lasciapassare dato al mercanteJean BattistaJsmaele stupendi timbri e logo della Confraternita

Art.Nr.2033

L’invasione francese -Nel 1792 de Hoensbroeck morì e gli succedette de Méan. Poco dopo egli dovette fuggire a seguito della battaglia di Jemappes, il 6 novembre 1792, che permise alle truppe francesi del Dumouriez di assumere il controllo del Principato e dei Paesi Bassi austriaci.

Dumouriez fece il proprio ingresso trionfale in Liegi il 28 novembre e al suo seguito rientrarono gli esuli fuggiti dal Principato a seguito della Rivoluzione di Liegi. Mentre il Principe vescovo de Méan fuggiva verso la Germania.

Francesco Antonio Maria di Méan , ultimo principe vescovo di Liegi

La politica giacobina

Fu questo il momento in cui i giacobini di Liegi si resero responsabili dell’atto cui maggiormente è collegata la loro memoria: la distruzione della Cattedrale di San Lamberto. Un atto altamente simbolico che li collegò, anche idealmente, ai loro confratelli di Francia.-Nel mentre, le autorità militari francesi fecero piazza pulita delle antiche istituzioni del Principato. Segnando una marcata discontinuità rispetto a quanto gli stessi protagonisti della Rivoluzione di Liegi avevano fatto, soltanto due anni prima, allorché avevano sì cacciato il Principe vescovo ma in nome di un ritorno alle antiche costituzioni medievali e conservato gli ‘Stati’, ovvero l’assemblea dei tre stati del principato, ancorché debitamente epurati.-Questa volta i Francesi sostennero l’elezione di assemblee popolari, a suffragio universale maschile. Naturalmente avendo curato di garantire un ruolo primario alla società degli amici della Libertà[1] direttamente ispirata al modello del Club dei Giacobini.